Il Rivisitismo pittorico di Fulber per raccontare la scoperta del DNA
Questa tavola intitolata GENE-SI fa parte di quattro pannelli realizzati in stile pop art da Fulber per celebrare i 70 anni della scoperta della struttura del DNA, (l’acido desossiribonucleico) avvenuta grazie al contributo di ricercatori e ricercatrici, parte della comunità scientifica internazionale, qui esemplificato in alcune figure chiave e in ordine cronologico:
1869 Friedrich Miescher (biologo svizzero) individua per la prima volta la nucleina contenuta nelle cellule. Prima descrizione di acido nucleico.
1943 -Erwin Chargaff (biochimico austriaco) comprende la composizione chimica del DNA e il meccanismo di appaiamento dei due filamenti della doppia elica.
1953 -Rosalind Franklin (chimica britannica) realizza immagini della struttura del DNA utilizzando la tecnica di diffrazione dei Raggi X. Celebre è la sua Foto 51 risolutiva nella comprensione della struttura del DNA.
25 aprile 1953 – James Watson (genetista americano) e Francis Crick (biofisico britannico) svelano il loro modello a doppia elica del DNA pubblicando la notizia sulla prestigiosa rivista Nature.
Maurice Wilkins (biofisoco britannico) e Rosalind Franklin, pubblicano indipendentemente due articoli sullo stesso numero di Nature, in cui riportano i dati sperimentali alla base del modello.
1962 – Watson, Crick e Wilkins ricevono il premio Nobel per la Medicina mentre il contributo della Franklin rimane a lungo nell’ombra fino a questo ultimo ventennio.
Da: la Gazzetta molecolare 11 novembre 2023) a cura di Marta Biagioli, Alessandra Bisio, Simona Casarosa, Erik Dassi, Michela A, Denti, Paolo Macchi e Barbara Poli -Università di Trento – Dip. di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata (CIBIO)
Fin da giovanissimo, mi sono reso conto di avere una naturale predisposizione per l’arte e l’indipendenza creativa. Già all’età di 18 anni adoravo condividere le mie idee illustrate con il mondo, sperimentando stili di lavoro solo miei, mettendo un’attenzione maniacale nei dettagli grafici e dedicandomi con passione all’ideazione di testi per fumetti e pubblicità. Tutto questo ha dato origine a Fulber, oggi la sfumatura più vera e originale di Fulvio Bernardini.
Da quattro decenni la mia produzione artistica si declina in più linguaggi della comunicazione Ciò consente la messa in opera di contenuti e messaggi a vantaggio di contesti molto diversi tra loro.